La sentenza nel processo d'appello sul delitto di Perugia

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Il 2 novembre del 2007, a Perugia, viene trovata morta Meredith Kercher, una ragazza inglese di 21 anni che studiava in Italia.

Il corpo era semi-nudo, aveva subito violenza ed era martoriato da 43 coltellate.

Per questo delitto vengono arrestati Amanda Knox, studentessa americana che viveva con Meredith e il fidanzato Raffaele Sollecito.

In manette finisce anche Patrick Lumumba, un musicista congolese che viene però subito rilasciato per mancanza di prove.

Durante le indagini spunta una quarta persona: Rudy Guedè, un ivoriano che viene arrestato ma che, scegliendo il rito immediato, viene processato subito e condannato a 30 anni, ridotti a 16 perché gli vengono riconosciute le attenuanti generiche.

Nel 2009 la corte riconosce Amanda e Raffaele colpevoli di omicidio e violenza sessuale e li condanna rispettivamente a 26 e 25 anni di carcere.

Nel 2011 si apre il processo di appello e gli "indizi", nonché le prove del DNA che inchiodano i due ragazzi, sono considerati inaffidabili.

La pubblica accusa invoca l'ergastolo ma Amanda e Raffaele vengono assolti per NON AVER COMMESSO IL FATTO.

Il tam-tam mediatico è risuonato al massimo, di fronte al Tribunale di Perugia erano "accampate" oltre 400 testate televisive di tutto il mondo.

Però più che sulla vicenda stessa sarebbe il caso di soffermarsi su tutto quello che è ruotato attorno.

Innanzi tutto il contrasto tra quello che hanno affermato i PM di Perugia (Non c'è stata giustizia) e quello che hanno detto i familiari di Meredith (Crediamo ancora nella giustizia italiana).

Il PM ha poi proseguito con una frase poco felice:"Il nostro sistema giudiziario è il più garantista di tutti, forse anche troppo".

Intanto, in tutto questo casino, ci dimentichiamo che una povera ragazza è stata uccisa in modo barbaro e non si sa da chi (a parte Rudy).

Sì, ribadisco che non si sa chi c'era quella sera in compagnia dell'ivoriano (sempre che ci fosse stato qualcuno), ma sicuramente non erano Amanda e Raffaele in quanto non sono state trovate tracce della loro presenza sul luogo del delitto.

Mi chiedo se non sia il caso di mettere sotto torchio Rudy Guedè, l'unico (oltre a Meredith) che sa veramente come sono andate le cose.