Il mistero di Via Monaci

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Dopo aver trattato di casi di cronaca nera abbastanza recenti, vorrei parlare di un delitto di qualche tempo fa, a mio avviso molto importante perché si tratta del primo omicidio italiano commesso da un killer e in cui abbiamo un pentito.

Il delitto è avvenuto il 10 settembre del 1958 a Roma, in Via Monaci.

Maria Martirano abitava in quella via e aveva una domestica, Maria Teresa Viti.

L'11 settembre del '58 la signora Viti si presentò come sempre nella casa di Via Monaci ma nessuno le aprì la porta.

Maria Teresa si insospettì subito e chiese aiuto al portiere e al fratello della signora Martirano che entrò in casa passando da una finestra.

Maria Martirano era morta, strangolata.

Fu chiamata la polizia e, da una prima occhiata, si notò l'assenza di soldi e di alcuni gioielli appartenenti alla vittima.

Questo fece inizialmente pensare ad una rapina, ipotesi che però in seguito venne scartata.

Le indagini svelarono che l'omicidio era avvenuto la sera prima tra le 23,30 e le 24.

Tra i sospettati spuntò il marito della vittima, Giovanni Fenaroli, in quanto, alla morte della moglie, avrebbe potuto riscuotere una polizza sulla vita per un valore di 150 milioni di lire (a quei tempi una cifra astronomica!).

Fenaroli però aveva un alibi.

All'ora in cui avvenne l'omicidio si trovava in ufficio e in un'altra città (lavorava a Milano) insieme all'A.D. della ditta, Egidio Sacchi.

Iniziò un processo mediatico nei confronti di Fenaroli e, poco tempo dopo, Egidio Sacchi confessò che Fenaroli aveva commissionato l'assassinio della moglie a Raoul Ghiani, un operaio elettrotecnico che frequentava la loro casa.

Nell'ufficio di Ghiani vennero trovati i gioielli rubati per simulare una rapina e, sia Fenaroli che Ghiani, furono condannati all'ergastolo.

Era l'11 giugno del 1961.

Nel 1984 Ghiani ottenne la grazia.

Nonostante la sentenza rimasero però alcuni dubbi sull'intera storia: Come mai Fenaroli non tentò di incassare i soldi della polizza se quello era davvero il movente del delitto?

Si fecero ancora indagini ma, ad oggi, non si è ancora arrivati ad una risposta.

Chissà se veramente è stata fatta giustizia!