La Camorra

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La 'ndrangheta ebbe origine in Calabria ed esiste almeno sin dall'unificazione dell'Italia.
Oggi gli affiliati sarebbero circa 6.000 ossia un mafioso ogni 345 abitanti.
La parola 'ndrangheta viene dal greco andragatos "uomo coraggioso".
"Onorata società" è la definizione più comune a livello popolare, anche se poco usata negli atti giudiziari, ed è quella che meglio indica il nucleo culturale attorno al quale è costruita la struttura dei gruppi mafiosi calabresi.
I mafiosi devono essere innanzitutto uomini d'onore, in grado cioè di tutelare l'onore della donna e di vendicare un'offesa ricevuta.
L'onore del mafioso e della famiglia ruota intorno alla figura della donna: a quest'ultima è impedita l'affiliazione ma è assegnato un ruolo di primo piano nel retroscena delle famiglie mafiose e nella socializzazione e trasmissione di regole e valori tipici del comportamento mafioso.
Dall'Unità fino al periodo fascista la "preistoria" della 'ndrangheta non è dissimile da quella della mafia siciliana: le attività furono essenzialmente quelle di proteggere gli interessi dei grandi proprietari terrieri e di sfruttare al massimo le condizioni di subalternità dei contadini.
Già ai primi del novecento la 'ndrangheta si presentò come un'associazione organizzata gerarchicamente, fortemente radicata nel territorio e con dei riti di iniziazione.
A partire dagli anni 1922-23 la repressione fascista colpì anche la 'ndrangheta con l'arresto di centinaia di adepti in tutta la regione.
La repressione venne chiamata la "chiusura delle vallate" in quanto il metodo più spesso utilizzato dai carabinieri fu di circondare e chiudere le vallate impedendo ogni via d'uscita.
La trasformazione della 'ndrangheta in organizzazione criminale potente e moderna si verificò grazie all'opportunità, per alcune cosche calabresi, di espandere la sfera degli interessi territoriali ed economici nel settore pubblico con la realizzazione di alcune grandi opere pubbliche a partire dagli anni '50:
- Il raddoppio del binario ferroviario della tratta Sapri/Reggio Calabria;
- La costruzione del quinto centro siderurgico e della centrale elettrica nella piana di Gioia Tauro;
- I progetti per lo sviluppo della base NATO di Crotone.
Per realizzare questa trasformazione ci volle però una precisa coincidenza di circostanze: una notevole liquidità di capitali, la forza dell'intimidazione ed il patrocinio politico.
La saldatura tra 'ndrangheta e potere amministrativo, necessaria perché le cosche potessero partecipare alle gare per gli appalti pubblici, si verificò attraverso tre tipi di relazione:
1 – rapporto di scambio voti-favori;
2 – rapporti economici tra uomini politici dei partiti di governo e 'ndrangheta;
3 – ingresso di uomini legati alla 'ndrangheta nella competizione politica e nelle liste elettorali.
La 'ndrangheta non solo riuscì a partecipare ai grandi progetti di ristrutturazione attraverso imprese locali, ma riuscì anche ad imporsi sul settore delle grandi imprese nazionali pubbliche e private.
Per appropriarsi delle attività economiche, si aprì una guerra feroce tra i clan Inerti-Condello e De Stefano-Libri Tegano che portò, nella seconda metà degli anni '80, ad un tasso di omicidi più che doppio rispetto alla media nazionale.
Nella sola provincia di Reggio Calabria, tra il 1985 ed il 1989, si verificarono circa 400 omicidi e le probabili cause furono gli appalti pubblici attorno a Villa San Giovanni in vista della costruzione del ponte sullo stretto di Messina e la lotta per il dominio del mercato della droga.
Come abbiamo già accennato, le cosche calabresi hanno avuto rapporti con esponenti di diverse forze politiche.
Nell'immediato dopoguerra, grazie ai contatti avuti nelle carceri, con detenuti comunisti e socialisti; ma già negli anni '50 con la DC e, più recentemente, con il Psi.
Gli organi inquirenti hanno anche rilevato legami, emersi già agli inizi degli anni '70, con la destra eversiva vicina al Msi.
La massoneria occulta ha inoltre costituito il luogo di incontro e di congiunzione tra 'ndrangheta ed esponenti del sistema burocratico-istituzionale.
Per rendere più fruttuosi questi rapporti i capi delle principali cosche sono entrati a far parte direttamente della massoneria.
La struttura reticolare della 'ndrangheta ne favorisce la diffusione ed il radicamento in aree non tradizionali.
Infatti la 'ndrangheta è l'organizzazione mafiosa più presente nel Nord Italia (soprattutto Piemonte e Lombardia) nonché all'estero (Canada, Stati Uniti, Australia, Francia, Germania e alcuni paesi dell'Europa dell'Est).