L’OMICIDIO DI DESIREE PIOVANELLI

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Desiree Piovanelli è stata uccisa nel 2002 a soli 14 anni.

Più che di omicidio potremmo parlare di "femminicidio" in quanto è avvenuto in un contesto dove vige una cultura nella quale le donne vengono punite per atteggiamenti sessuali autonomi, immorali per una società in cui il diritto al sesso e la scelta sono considerati prerogative maschili.

La ragazza fu tenuta prigioniera per un pomeriggio intero in una cascina nei pressi di Leno (BS), minacciata con un coltello e ripetutamente violentata da un branco di ragazzi che avevano deciso di darle una lezione in quanto lei non li degnava di uno sguardo.

Desiree ha rifiutato fino all'ultimo, ribellandosi.

Così fu accoltellata alla schiena e all'addome e morì dissanguata.

Tra coloro che la uccisero ci sarebbe stato anche un uomo di 35 anni, Giovanni Erra, vicino di casa della vittima.

Erra era attratto da Desiree e durante l'interrogatorio ha affermato di essere in parte ricambiato dalla ragazza.

Nella stanza di Desiree fu trovata una lettera, non si sa a chi fosse indirizzata, nella quale scriveva: "Piaccio a tutti i ragazzi, anche al mio vicino di casa che ha 35 anni ed è sposato. Mi telefona tutti i giorni ma io ho paura".

Dopo un estenuante interrogatorio hanno tutti confessato.

Giovanni Erra è stato condannato a 30 anni di reclusione. Gli altri tre ragazzi, tutti minorenni, hanno avuto tra i 10 e i 20 anni di carcere.